IL GIOCO


     La gara viene disputata da due squadre con sei giocatori l' una.

  •     Ogni squadra ha a disposizione sei riserve, compreso il libero, che, generalmente, è sempre in campo in sostituzione solo di un giocatore di seconda linea, di solito il centrale. Il numero massimo di sostituzioni è sei, con un vincolo: se A sostituisce B, nello stesso set, B può rientrare in campo solo al posto di A, e tale avvicendamento è conteggiato come due sostituzioni.

    Per il Libero, i suoi ingressi sono illimitati, ma ci deve essere sempre un'azione di gioco fra due di questi.

    Gradualmente si sta introducendo anche un Secondo Libero da potere aggiungere alla lista dei giocatori convocati (da dodici a tredici).

  •      Lo scopo del gioco è far cadere la palla nel campo avversario (indipendentemente da chi l'ha toccata per ultimo) o nella zona libera o fuori dal campo dopo un tocco di un avversario.  

    Ogni singola azione inizia con la battuta effettuata da una squadra da fondo della sua parte di campo.

    Durante il gioco il diritto alla battuta spetta a chi ha vinto l'azione di gioco precedente; il sorteggio decide chi deve battere la prima azione della partita e poi, alternativamente dei set successivi, a meno che non si arrivi al quinto set nel quale deve essere rieffettuato il sorteggio.

  •      La partita è divisa in set, i quali a partire dal 2000 con l'introduzione del Rally Point System vengono vinti dalla prima squadra che arriva a 25 punti, con almeno due punti di margine dall'altra; ogni pallone giocato assegna un punto, indipendentemente da chi è in battuta.

    In caso di parità sul punteggio di 24-24 si va avanti ad oltranza finché il margine di una delle due squadre non raggiunge i due punti.

    Precedentemente vinceva un set la squadra che conseguiva 15 punti, con uno scarto minimo di 2 punti, e ogni punto veniva ottenuto solo se la squadra che lo conseguiva era alla battuta, altrimenti si otteneva soltanto il diritto al servizio (cambio palla); in caso di parità sul 14-14 il set era vinto dalla squadra che per prima acquisiva 2 punti di vantaggio sull'altra, sebbene col tempo questo limite era stato fissato a 17 (quindi era possibile vincere un set 17-16).

    Al termine di ogni frazione di gioco, vi sono 3 minuti di pausa e le squadre sono obbligate a cambiare campo.

    La motivazione principale al cambio delle regole fu la necessità (dovuta in gran parte a motivi di programmazione televisiva) di porre un limite alla durata degli incontri.

    Infatti, sebbene anche con le regole attuali le partite possono avere durate piuttosto diverse a seconda della durata delle azioni di gioco, tuttavia è molto raro che una singola azione si protragga per più di 5-6 scambi di palla tra le due squadre, e comunque mediamente le azioni hanno durata inferiore.

    Viceversa con il vecchio sistema, in presenza di squadre con abilità paragonabili, era molto comune che si verificassero lunghissime sequenze di gioco in cui sistematicamente l'azione di gioco veniva vinta dalla squadra che non batteva la palla, facendo sì che per molti minuti nessuna squadra realizzasse punti.

    Ciò derivava dal fatto che la squadra in ricezione si trova nelle condizioni di attaccare per prima dopo aver ricevuto la palla in battuta.

  •      La partita si disputa al meglio dei 5 set, ossia vince la partita la squadra che ne conquista tre.

    Nel caso si arrivi ad un punteggio di 2 set pari, il quinto viene chiamato tie-break e viene giocato ai 15 punti, sempre con il vincolo dei due punti di scarto.

    Tale vincolo era subentrato in un secondo momento, rispetto all'innovazione stessa del tie-break, laddove era ancora prevista la vittoria al tetto massimo di 17-16, poi modificato onde evitare che una sola azione di gioco risultasse decisiva per le sorti di entrambe le squadre. Nel tie-break si effettua il cambio di campo al raggiungimento dell'ottavo punto.

     Le zone del campo e la rotazione dei giocatori
  •      Il campo è suddiviso in due zone: la zona d'attacco e la zona di difesa (dalla linea dei tre metri a fondo campo).

    Vi è un'ulteriore suddivisione teorica di ogni metà campo in sei zone numerate. In pratica sia la zona d'attacco sia quella di difesa vengono suddivise ognuna in tre parti e numerate (dis.1): si assegna il numero 1 alla zona di difesa a destra, il numero due alla zona d'attacco a destra e si prosegue in senso antiorario fino alla zona 6, corrispondente a quella centrale di difesa.

  •     La rotazione dei giocatori per il turno al servizio comporta che ogni giocatore all'inizio di ogni azione occupi una determinata zona del campo: si avranno quindi tre giocatori di prima linea e tre giocatori di seconda linea.

    La rotazione iniziale di ogni set viene decisa dall'allenatore che la consegnerà all'arbitro il quale controllerà, prima del fischio d'inizio, l'esatta disposizione dei giocatori.

     La squadra che parte con il possesso di palla è la squadra al servizio, mentre l'altra è chiamata squadra in ricezione.

    Il giocatore di zona 1 della squadra al servizio si porta dietro la linea di fondocampo e, al fischio dell'arbitro, mette la palla in gioco (ha 8 secondi di tempo per farlo) effettuando il servizio; la palla deve oltrepassare la rete e giungere nel campo avversario.

    L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o una squadra non la rinvia correttamente.

    La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto.

Se il punto è assegnato alla squadra già al servizio, essa continua a servire.

    Quando la squadra in ricezione vince l'azione, conquista oltre al punto anche il diritto a servire ed i suoi giocatori ruotano di una posizione in senso orario, in modo che chi si trovava in zona di battuta passerà in zona 6, mentre il giocatore che era in prima linea in zona 2 andrà a servire in zona 1.