STORIA

Il tennis tavolo trae origine, come il tennis (dal francese "tenez"), dall'antico gioco conosciuto come Jeu de Paume o pallacorta, divenuto poi popolarissimo dal 1880 in Francia, Inghilterra e Stati Uniti come Lawn Tennis (tennis da prato). Come molti altri sport, il tennis tavolo è nato prima come gioco di svago. Con l'impossibilità di giocare il tennis all'aperto nei periodi invernali per la mancanza di strutture al coperto, in Inghilterra durante gli ultimi 20 anni del diciottesimo secolo si sviluppò la moda di un tennis "casalingo" che veniva giocato dopo cena all'interno dei famosi circoli dell'alta società con materiali ed attrezzature improvvisate.

I fabbricanti di giochi dell'epoca capirono l'importanza commerciale che si stava sviluppando e formularono svariate e fantasiose idee per riprodurre al meglio il gioco del tennis da praticare al coperto, molti furono gli esperimenti per produrre dei kit "casalinghi" poi finalmente ultimati.

Nel 1884 si incontra per la prima volta il termine "tennis tavolo" in un catalogo commerciale del venditore di articoli sportivi F.H. Ayres.

Il primo set da tennis indoor somigliante al tennis tavolo moderno venne costruito da un certo David Foster, brevettato in Inghilterra nel 1890 e conteneva: un grande panno verde da stendere su un tavolo con disegnate le righe di un campo da tennis, due mini racchette con accordatura, una pallina di gomma di 30 mm ricoperta da stoffa, un recinto di legno da adagiare sul tavolo per delimitare l'area di gioco, una retina in mezzo al tavolo alta solo circa 10 cm con ai lati due grandi reti laterali onde evitare che la pallina uscisse dall'area durante il gioco.

Un anno dopo nel 1891 il famoso produttore di giochi John Jacques di Londra ha lanciato sul mercato il suo GOSSIMA game. John Jacques ideò due nuove racchette somiglianti a dei tamburelli, la pallina era in sughero ricoperta di stoffa ed aveva una circonferenza di 50 mm, la rete era alta ben 30 cm.

Purtroppo nessuno dei giochi costruiti fino a quel momento risultava valido e facilmente giocabile, la causa principale erano le palline, quella di gomma aveva un rimbalzo imprevedibile ed incontrollabile mentre quella in sughero non rimbalzava sufficientemente, cosicché il progetto fu momentaneamente accantonato fino al 1900. In quell'anno con l'avvento della plastica e della celluloide furono introdotte nuove palline, lo stesso John Jacques rinnovò il suo vecchio gioco Gossima-Game cambiandole nome in PING PONG termine onomatopeico derivato dal suono emesso dal rimbalzo delle palline in celluloide.

Il nuovo gioco così concepito ebbe uno straordinario successo diventando in breve tempo popolarissimo in tutto il mondo con nomi diversi ed originali, nei primi del novecento potevate giocare a: Ping Pong o Gossima, Table Tennis, Whiff Waff, Parlour Tennis, Indoor Tennis, Pom-Pom, Pim-Pam, Netto, Royal Game, Tennis de Salon e molti altri.

Tra tutti questi giochi prevalsero il PING PONG e il TABLE TENNIS non senza problemi però, in quanto furono formate due singole associazioni che avevano instaurato delle regole di gioco differenti.

Il PING PONG nel 1900 era divenuto un marchio registrato dai fratelli Hamley insieme a John Jacques, gli stessi quindi s'imposero facendo rispettate tutte le regole ed attrezzature fondamentali del loro gioco anche dai fratelli Parker negli Stati Uniti i quali acquistarono i diritti del marchio per la commercializzazione oltre oceano.

I due termini convivono ancora oggi ed infatti, anche se il termine corretto è tennistavolista, spesso il giocatore è chiamato pongista.

Alla conclusione dell'Ottocento cambia radicalmente anche l'attrezzo usato per colpire la pallina, che assomigliava più ad un tamburello, con la nascita delle moderna racchetta in legno. Successivamente ancora apparvero i primi rivestimenti alle superfici, in legno con sughero o tela gommata[1].

Nel 1951 si ebbe una nuova svolta tecnica, quasi una rivoluzione, con l'introduzione delle coperture cosiddette "sandwich" che, migliorando le prerogative dinamiche del gioco, ampliarono moltissimo la sua popolarità e il numero di praticanti a tutti i livelli.

  • In Asia il tennis tavolo[2] sembra si sia diffuso alla fine del XIX secolo, prima in Cina e successivamente in Giappone e in Corea. Nacque in Asia una grande scuola, con uno stile di impugnare la racchetta detto "a penna" perché ricorda il modo di tenere le dita durante la scrittura. Lo stile di gioco che ne consegue è la principale diversità tra le scuole d'Occidente e d'Oriente. Tranne rare eccezioni, i Campionati Mondiali di tennis tavolo sono sempre stati vinti da atleti asiatici.
  • In Europa, nel 1926 nacque la prima federazione internazionale di Tennis tavolo, la I.T.T.F., grazie alle doti organizzative del tedesco George Lehmann. Nello stesso anno a Londra fu disputato il primo Campionato Mondiale cui parteciparono gli atleti di Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, Germania, Svezia e India; grazie alla presenza di atleti asiatici, l'incontro si poté definire "mondiale". Le più importanti scuole europee sono ora in Germania, Svezia e Francia, seguite dalle nazioni dell'est quali Russia, Ungheria e Romania.
  • In Italia il Tennis tavolo si costituì come disciplina sportiva e apparato organizzativo, nel 1960 quando si svolse la prima Assemblea Generale. In seguito, nel 1979, il CONI riconobbe formalmente la Federazione Italiana tennis tavolo (F.I.Te.T.) al pari di federazioni sportive più popolari.

Oggi il Tennis tavolo è uno degli sport più popolari al mondo, ogni anno più di dieci milioni di giocatori partecipano a tornei. Il numero dei giocatori praticanti è stimato in ventidue milioni in tutto il mondo, consacrandolo come il 6° sport di rango mondiale. Le nazioni al mondo con il maggior numero di iscritti alle proprie Federazioni, oggi sono: Cina 10.000.000 (1° sport nazionale), Ex-URSS 3.000.000, Germania 670.000, Indonesia 385.000, Giappone 300.000, Gran Bretagna 220.000, Francia 190.000, Ex-Cecoslovacchia 110.000